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QUALI SONO I SEI MONUMENTI FEMMINILI IN PUGLIA
15 Marzo 2022
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In tutta Italia sono solo 171 le opere pubbliche dedicate a personaggi femminili


I luoghi pubblici sono di tutti per definizione. Sono degli uomini e delle donne che lo attraversano, ma anche delle persone che per meriti e memoria storica hanno ottenuto uno spazio in quei luoghi. Una statua, un monumento, un’opera che renda loro omaggio. Ma in Italia quanti sono i monumenti dedicati a personaggi femminili? Se lo è chiesto l’associazione culturale Mi riconosci che ha mappato in giro per la penisola 171 opere dedicate a donne realmente vissute, a personaggi letterari o leggendari e a figure anonime collettive. Dal censimento fatto nel 2020 e reso possibile grazie alla diffusione di un questionario, sono state escluse le figure allegoriche e mitologiche. Non si sono prese in considerazione neanche le statue collocate nei cortili di edifici pubblici (come scuole e ospedali) perché l’intento della ricerca è capire quali e quanti siano stati i monumenti commissionati dalle pubbliche amministrazioni in giro per le città dal XVIII secolo sino ai giorni nostri.

È emerso che nelle maggiori città italiane i monumenti dedicati a donne sono pressoché assenti e che solo il 36% è collocato in una piazza. Gli altri, infatti, trovano spazio in luoghi più defilati. Dai dati raccolti, inoltre, si deduce che la maggior parte delle opere omaggiano le donne solo per meriti come il sacrificio o la cura. Ma vediamo quali sono i monumenti femminili in Puglia.

I monumenti femminili in Puglia

In Puglia sono sei i monumenti dedicati a personaggi femminili. Due di questi si trovano a Bari, mentre gli altri sono a Taranto, Porto cesareo, Galatina e Maglie. Nel capoluogo di Regione si trova il busto dedicato a Madre Teresa Gimma, fondatrice di una comunità carmelitana nella città di Bari e del monastero di Santa Teresa Nuova. Il suo busto si trova tra  corso Cavour e via Abate Gimma, in un largo dedicato proprio a suor Teresa. Restando a Bari, si incontra un secondo monumento femminile sul lungomare Imperatore Augusto. Si tratta della Donna d’acqua, considerato un omaggio alle donne, mogli e madri, di uomini di mare, come si legge sull'iscrizione posta sul piedistallo della statua.

Bisogna andare a sud per incontrare il terzo monumento femminile pugliese. A Taranto, precisamente in piazza castello, è collocata la statua intitolata alla vestale Lisea, la vergine consacrata alla dea Minerva. Lisea venne portata a Roma come schiava insieme ad altre 30mila persone (tra tarantini e cartaginesi) dopo che la città di Taranto venne espugnata dai romani nel 209 a.C. In città Lisea è nota anche come Cinzella, il nome di una nota prostituta tarantina.

Seppure sia stata rimossa dall’amministrazione comunale, è interessante ricordare come sul lungomare di Porto cesareo nel 2002 venne collocata una statua dedicata all’attrice Manuela Arcuri come “Simbolo di bellezza e prosperità”. L’opera destò non poche polemiche che ne causarono la rimozione. Scendendo ancora lungo il tacco d’Italia, a Galatina si incontra l’opera chiamata Lampada senza luce dell’artista Gaetano Martinez. La statua, collocata nel 1928 all’interno di una fontana non più attiva, simboleggia una donna con gli occhi chiusi che con un piede calpesta una testa maschile. Per questo motivo è considerato un monumento femminista. Il nostro viaggio alla scoperta dei monumenti femminili pugliesi si chiude nella piazza principale di Maglie dove, nel 1900, venne collocata l’opera dedicata a Francesca Capece, l’ultima feudataria di Maglie che lasciò tutti i suoi beni alla città.

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